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lunedì 30 marzo 2009
Daniele Baldassarre
mercoledì 25 marzo 2009
Mostra su Marcello Lucarelli
Si è svolta al museo civico di Sora dal 28 febbraio al 22 marzo 2009. Mostra antologica sull'artista sorano Lucarelli. Dal 1990 inserito nella Galleria dell'Artigianato del sorano e della Media Valle del Liri.
Nato a Sora il 1 dicembre 1918, il suo primo impegno artistico risale al 1949. I suoi primi bassorilievi realizzati nel 1935 a soli 17 anni, successivamente nel 1957 vince il Premio Nazionale di Scultura di Pisa. Due anni dopo partecipa all'Ottava Quadriennale di Roma. 87 opere esposte tra sculture lignee, disegni, dipinti, bassorilievi che dovevano essere esposte per essere comprese. Donne al mercato, la vendemmia, il Campo Boario, la vita semplice, una ricca collezione inaugurata sabato 28 febbraio ed esposta fino al 22 marzo. Una mostra sulle radici solide dell'artista che si sono fondate sulla Terra.
Nato a Sora il 1 dicembre 1918, il suo primo impegno artistico risale al 1949. I suoi primi bassorilievi realizzati nel 1935 a soli 17 anni, successivamente nel 1957 vince il Premio Nazionale di Scultura di Pisa. Due anni dopo partecipa all'Ottava Quadriennale di Roma. 87 opere esposte tra sculture lignee, disegni, dipinti, bassorilievi che dovevano essere esposte per essere comprese. Donne al mercato, la vendemmia, il Campo Boario, la vita semplice, una ricca collezione inaugurata sabato 28 febbraio ed esposta fino al 22 marzo. Una mostra sulle radici solide dell'artista che si sono fondate sulla Terra.
martedì 24 febbraio 2009
Mostra al Vittoriano di Roma

Oltre 150 opere, pitture, polittici, manoscritti e 20 capolavori del grande pittore si potranno ammirare tutti i giorni dal lunedì alla domenica dalle 9.30 alle 19.30. Venerdi e sabato fino alle 23.30 e la domenica fino alle 20.30.
Con la mostra si presenteranno importanti restauri realizzati come quello del Polittico di Badia di Giotto.
Alla mostra ci sarà un’opera che è attualmente e esposta a Boville Ernica, in Provincia di Frosinone. Sarà inviata a Roma, il dibattito nel paese è in corso ma molto probabilmente si acconsentirà al trasporto. E’ il “Tondo” di Giotto, mosaico conservato nella Chiesa di S. Pietro Ispano, nella foto dal sito: www.arte-argomenti.org
martedì 3 febbraio 2009
Il castello di Fumone
I castelli del Lazio
Il Lazio ha 200 castelli. Uno tra i piu’ importanti è senza dubbio il castello di Fumone, in Provincia di Frosinone.
Maniero turistico oggi aperto per le visite tutti i giorni. Tre piani di mura, con la Sala degli antenati e il giardino pensile da visitare. Stanze meravigliose con camini enormi e un parco ricco e pieno di piante e verde secolare.
Un percorso turistico ed attrazioni importanti. D’estate ricco di eventi culturali a due passi da Fiuggi, dal lago di Canterno, da Roma e Napoli. Fumone, borgo medioevale, senza automobili, a 800 metri d’altezza è diventato importante per il culto Celestiniano.
Celestino V° che ha compiuto 120 miracoli accertati ha dimorato nel castello. Il bambinello di 103 anni imbalsamato ancora oggi lo si puo’ vedere. Morto alla fine del ‘700, figlio unico con sette sorelle, la madre lo ha voluto con se considerandolo ancora vivo.
Il castello e i fantasmi, rumori anomali e situazioni che si possono vivere ed ascoltare. L’alchimista morto nell’anno ‘904 il primo fantasma. La luce che si accende da sola e tante cose che ti fanno pensare.
Una località della Ciociaria che non ha nulla da invidiare alla Toscana o all’Umbria.
Il Lazio ha 200 castelli. Uno tra i piu’ importanti è senza dubbio il castello di Fumone, in Provincia di Frosinone.
Maniero turistico oggi aperto per le visite tutti i giorni. Tre piani di mura, con la Sala degli antenati e il giardino pensile da visitare. Stanze meravigliose con camini enormi e un parco ricco e pieno di piante e verde secolare.
Un percorso turistico ed attrazioni importanti. D’estate ricco di eventi culturali a due passi da Fiuggi, dal lago di Canterno, da Roma e Napoli. Fumone, borgo medioevale, senza automobili, a 800 metri d’altezza è diventato importante per il culto Celestiniano.
Celestino V° che ha compiuto 120 miracoli accertati ha dimorato nel castello. Il bambinello di 103 anni imbalsamato ancora oggi lo si puo’ vedere. Morto alla fine del ‘700, figlio unico con sette sorelle, la madre lo ha voluto con se considerandolo ancora vivo.
Il castello e i fantasmi, rumori anomali e situazioni che si possono vivere ed ascoltare. L’alchimista morto nell’anno ‘904 il primo fantasma. La luce che si accende da sola e tante cose che ti fanno pensare.
Una località della Ciociaria che non ha nulla da invidiare alla Toscana o all’Umbria.
giovedì 8 gennaio 2009
La piu' grande grotta del Centro Italia
Scoperta ed esplorata da un gruppo di speleologi romani, "La Foce", nel Parco dei Monti Simbruini con un fiume sotterraneo di acqua purissima e limpidissima. Lunga circa un chilometro e profonda 180 m. e' uno dei sistema idrico di piu' rilevanza nazionale che si getta nell'Aniene. Ricca di Stalagmiti e Stalagtiti, una cavità allargata, importante per il territorio che deve rimanere così intatta, salvaguardata.
Trevi nel Lazio, di origine antica fondata dagli Equi, sorta attorno alla rocca dei Caetani si arrichisce così di un nuovo aspetto naturalistico e paesaggistico già famoso per i suoi prati lussereggianti e fioriti, come scriveva Febonio gia' nel 1500.
C’è da vedere la Chiesa di S. Maria Maggiore dove c’è un gruppo marmoreo della Scuola del Bernini e la Chiesa della Madonna del Riposo.
Gli Altipiani di Trevi nel Lazio o di Arcinazzo a 1000 m. di altitudine, dall’antichità ancora oggi famosi.
Trevi nel Lazio, di origine antica fondata dagli Equi, sorta attorno alla rocca dei Caetani si arrichisce così di un nuovo aspetto naturalistico e paesaggistico già famoso per i suoi prati lussereggianti e fioriti, come scriveva Febonio gia' nel 1500.
C’è da vedere la Chiesa di S. Maria Maggiore dove c’è un gruppo marmoreo della Scuola del Bernini e la Chiesa della Madonna del Riposo.
Gli Altipiani di Trevi nel Lazio o di Arcinazzo a 1000 m. di altitudine, dall’antichità ancora oggi famosi.
venerdì 2 gennaio 2009
La Cannata di Pontecorvo
E’il recipiente piu’ caratteristico di tutta la produzione ceramica popolare del Lazio. Ha la pancia generalmente verso il basso ed ha un versatoio a cannello subito sotto il collo. La superficie esterna riporta un disegno molto antico, “rose” o “rosoni” formati da una lunga linea a spirale, in passato si aggiungevano altri elementi decorativi come uccelli, cuori, rami, motivi geometrici. Sui manici e sulla parte inferiore della Cannata si aggiungevano tratti paralleli sempre di colore rosso o bruno.
Tutte cotte al sole con una tecnica unica in Italia. La produzione piu’ rilevante di Cannate era a Pontecorvo, in Provincia di Frosinone, l’antica Pons curvus sul fiume Liri ma si è esaurita negli anni ’70. Le origini della città risalgono al IX Sec. con la costruzione del castello dove oggi c’è la Cattedrale di S. Bartolomeo. Distrutta dalla guerra si è salvato solo il borgo di S. Stefano con la Porta medioevale e la Chiesa di S. Giovannello.
Tutte cotte al sole con una tecnica unica in Italia. La produzione piu’ rilevante di Cannate era a Pontecorvo, in Provincia di Frosinone, l’antica Pons curvus sul fiume Liri ma si è esaurita negli anni ’70. Le origini della città risalgono al IX Sec. con la costruzione del castello dove oggi c’è la Cattedrale di S. Bartolomeo. Distrutta dalla guerra si è salvato solo il borgo di S. Stefano con la Porta medioevale e la Chiesa di S. Giovannello.
mercoledì 24 dicembre 2008
Fasti Verulani
Nel 2008, ad agosto, c’è stata la nona edizione dei Fasti Verulani, la kermesse degli artisti di strada che arrivano a Veroli e che per alcuni giorni fanno spettacoli ricercati dai tanti visitatori e appassionati. Spettacoli che crescono ogni anno e il prossimo sarà il decennale. Esperienza bellissima e molto lavoro messo in campo dagli organizzatori e dagli artisti che vengono nella città ciociara volentieri anche con un cachet minore. Ci sarà anche la nostra “Maria Nicola”, ciociara doc di Anagni accompagnata da “Guglielmo” che fanno aumentare il livello e la qualità degli artisti. Alcuni giorni di spettacoli accompagnati da laboratori di comunicazione e nuove tecniche che coinvolgono anche i piu’ piccoli. Una festa bellissima, bisogna riconoscerlo, è il festival piu’ bello della Ciociaria ma si dovrebbe investire di piu’. Spettacoli che sono belli nei costumi e nelle scenografie.Urso Guglielmo detto "Lillo" di origine siciliana, ma da anni ad Alatri. Segue molto i festival in provincia. A Ripi nel 2004 ha tenuto in movimento una I^ edizione di questi ritrovi ormai numerosi anche in Ciociaria. Sono lontani i tempi in cui gli artisti venivano cacciati dalle piazze di tutta Italia con ordinanze comunali o costretti a fare le statue viventi per non disturbare la quiete. Si definisce un'artista di strada “Selvaggio” da non confondersi, dice, con l'altro artista "Computerizzato". Musicista di strada arriva a sorpresa e suona con la sua tromba che si sente per un raggio di 5 chilometri.
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