Area che si trova nella Regione Lazio ed in provincia di Frosinone:
“Nel prosieguo dell’estate da vivere nella Riserva Naturale lago di Posta Fibreno, vi aspettiamo domenica 23 luglio 2023 alle ore 21:00 in Piazza Carpello a Posta Fibreno dove, con entusiasmo e spirito di condivisione, sempre all’insegna dello studio, della sperimentazione e personalizzazione, l’associazione musicale “Le Voci del Cuore A.P.S.” si esibirà in un concerto classico “LIRICHEGGIANDO sul Lago”. Tutto il programma su parchilazio.it
Liricheggiando nel senso di lirica e non di fiume Liri. Potrebbe anche dare questa idea ma qui abbiamo un altro fiume il Fibreno che nel territorio di Isola del Liri dovrebbe essere interessato da ulteriori lavori (invasivi?) anche nel cosiddetto “Tremoletto” di dubbia chiarezza e che a San Domenico confluisce nel Liri.
Continuano dalla Riserva Naturale: “L’evento si presta molto ad essere ospitato dai meravigliosi scenari naturalistici del Lago di Posta Fibreno. Il Romanticismo, la passionalità ed il fervore dell’Opera Lirica si fondono perfettamente con le caratteristiche incontaminate del paesaggio. Un meraviglioso viaggio tra le Arie più belle del Bel Canto attraverso Arie e Duetti interpretati da Soprano e Tenore, accompagnati magistralmente da pianoforte e quartetto d’archi.L’Opera Lirica rappresenta uno dei marchi di eccellenza che l’Italia porta nel mondo da sempre, un patrimonio da tutelare e da promuovere proprio come il territorio del Lago di Posta Fibreno come riporta l’art. 9 della nostra Costituzione “Tutelare il patrimonio storico ed artistico della Nazione”.
Il programma sarà vario e prelibato. Si spazierà tra il serio, semiserio ed il buffo, insomma tra i vari generi classici, ce n’è per tutti i gusti.
La cura del particolare ed il coraggio di osare saranno i protagonisti del concerto. Quale contesto più azzeccato se non le rive del Lago di Posta Fibreno per rilassarsi e sognare lasciandosi coinvolgere e diventando parte integrante dei quadri che queste vibrazioni sonore riescono a dipingere nel nostro immaginario”.
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