martedì 28 settembre 2010

Mosaici Musicali ad Arnara - Sora: Premio d'Incisione - Campoli Appennino: Borsa del tartufo


Campoli Appennino: "La Borsa del Tartufo", Stagione 2010/2011
edizione del 19/09/2010. La raccolta del tartufo bianco (Tuber Magnatum Pico) è ormai aperta da alcuni giorni. www.tartufodicampoli.it

Sora: Torna il premio d'incisione "Carnello C'Arte ad Arte" dal 16 al 31 ottobre. Premiazione ed inaugurazione dei partecipanti il 16 nel pomeriggio alle 16 al museo civico.

Alatri: "IX Cammino Regionale e XXI Cammino Diocesano di Fraternità". Domenica 3 ottobre 2010.

Arnara: E' nata ufficialmente e ha iniziato la sua attività, ad Arnara, l'Associazione Culturale musicale "Mosaici Musicali", nata su iniziativa del Soprano Maria Carmen Falstaffi che dichiara “l'associazione è nata allo scopo di alimentare la diffusione della passione per la musica in un momento di grave crisi di settore”.

Un anno fa l’ ingresso nella Diocesi di Sora Aquino Pontecorvo di Filippo Iannone. “Favorire sempre l’incontro fra le persone e Cristo”.


Intervista a mons. Filippo Iannone a cura di Gianni Fabrizio

Un anno fa l’ ingresso nella Diocesi di Sora Aquino Pontecorvo di Filippo Iannone. “Favorire sempre l’incontro fra le persone e Cristo”

Da un anno mons. Filippo Iannone guida la Diocesi di Sora Aquino Pontecorvo attraverso un intenso cammino spirituale. Un anno in cui ha saputo e voluto condividere un segmento di strada, percorso in sintonia con l’intera comunità. Abbiamo incontrato il vescovo per conoscere come ha vissuto la nuova esperienza nelle nostre tre Valli, di Comino, del Liri e di Roveto. Ecco le dichiarazioni dei suoi primi dodici mesi di servizio pastorale.

Eccellenza, come è trascorso il Suo primo anno, qui tra noi e cosa L’ha particolarmente colpita del carattere e della religiosità delle nostre genti?

“Prendendo possesso della diocesi, espressione giuridica per indicare l'inizio del ministero pastorale nella diocesi che la Provvidenza di Dio e la fiducia del Santo Padre mi hanno affidato, ho manifestato il proposito di occupare questo primo anno nella lettura del territorio, della sua storia, delle sue tradizioni e nella conoscenza più diretta delle persone, in primo luogo dei miei più stretti collaboratori, i sacerdoti; in altre parole di immergermi nella vita vissuta delle comunità, che sono stato chiamato a guidare; e in questi dodici mesi ho cercato di realizzare tale proposito. Ho potuto constatare una religiosità ancora profondamente radicata nelle famiglie e nelle persone che abitano le nostre valli. Una religiosità popolare, nel significato più genuino del termine, che ha le sue tipiche espressioni nelle feste; una religiosità del resto non nuova per un vescovo che viene dal meridione”.

Quali sono state le maggiori difficoltà che ha dovuto affrontare?

“Sono consapevole che un anno è poco per poter esprimere valutazioni precise sulla realtà della nostra chiesa diocesana. Quello che certamente posso dire è che vi è un clero impegnato, radicato sul territorio, attento ai bisogni della gente, punto di riferimento per le comunità. Ho constatato che, purtroppo, la diminuzione delle vocazioni e l'invecchiamento dei membri ha prodotto una forte riduzione della presenza di religiosi e religiose, con la chiusura di opere, in alcuni casi presenti da decenni. Ho incontrato, poi, tanti laici culturalmente preparati, cristianamente formati, orgogliosi di offrire la loro collaborazione nel servizio alle parrocchie e alla diocesi, e soprattutto desiderosi di contribuire alla crescita umana, sociale e cristiana delle loro comunità. Certo mi sono accorto che la loro presenza non è equamente distribuita sul vasto e diversificato territorio della diocesi, e soprattutto che tra. gli operatori pastorali, anche qui da noi, è ridotto il numero dei giovani. In altri termini, si pone il problema del "ricambio". È una sfida con la quale dobbiamo confrontarci e che deve costituire un obiettivo del nostro lavoro pastorale per i prossimi anni. D'altra parte è quanto ci suggeriscono anche i vescovi italiani con il nuovo documento sugli orientamenti pastorali per il prossimo decennio”.

Come è la dimensione cristiana dei fedeli della Diocesi?

“Mi sembra di poter dire che il secolarismo non ha prodotto quella scristianizzazione della società constatabile in altre città, anche del nostro paese, ma certamente ha cominciato a stendere i suoi tentacoli pure tra di noi. Ho potuto apprezzare come sia ancora abbastanza vivo il senso della famiglia, intendo della famiglia cristiana, come sia sentito il valore della vita, della solidarietà, il senso della comunità Con questo non intendo affermare che siamo un'isola felice, perché anche tra i nostri giovani si manifestano fenomeni di devianza; anche qui le coppie giovani hanno una considerazione meno forte per la stabilità e permanenza del vincolo coniugale, con il conseguente aumento di fallimenti matrimoniali, separazioni e divorzi; anche tante nostre famiglie vivono la difficoltà di educare i figli, di trovare le modalità giuste per la trasmissione di quei valori ai quali sono stati formati. Preoccupano gli stili di vita che assumono tanti nostri ragazzi e giovani... Non possiamo certo adagiarci; c'è bisogno da parte nostra, della comunità ecclesiale, delle parrocchie, sacerdoti e laici, di intraprendere un'intensa e capillare azione missionaria. Non possiamo, a partire dalle manifestazioni di religiosità popolare cui accennavo prima, dare per scontata la fede e il senso della “chiesa”, anche in coloro che si professano cristiani, ma dobbiamo sempre nuovamente farci annunciatori del Vangelo, portarlo nelle famiglie, nella scuola, nei luoghi di lavoro. Non a caso qualcuno afferma che nostro impegno in questo tempo oltre alla evangelizzazione dei non battezzati, deve essere anche la ri-evangelizzazione dei battezzati, con modalità e linguaggi efficaci e comprensibili nell' era della post - modernità, della cultura tecnologica, nella stagione dei nuovi mezzi di comunicazione”.

Qual è la Sua opinione, dopo l’esperienza estiva ricca di appuntamenti religiosi, di ricorrenze, di feste patronali, sulle nostre tradizioni e sui contenuti spirituali emersi?

“La religiosità popolare, secondo l'insegnamento del Magistero, è una realtà viva nella Chiesa e della Chiesa ed i Pontefici, specie gli ultimi, hanno espresso più volte la loro stima per essa e le sue manifestazioni. Ma non possiamo trascurare che è soggetta a pericoli e rischi, non ultimo quello di degenerare in superstizione, o di diventare spazio per interessi non certamente religiosi. Il rimedio più sicuro per porre rimedio alle eventuali carenze e difetti è la sua "evangelizzazione". Dobbiamo sempre e nuovamente "evangelizzare" la pietà popolare, porla in contatto fecondo con la parola del Vangelo. La religiosità popolare ci può aiutare a favorire l'incontro tra le persone e Cristo, sicuri che tale incontro cambi realmente, efficacemente la vita. In quest'attività un ruolo importante svolgono i santuari. Il nostro territorio né è costellato. Tra di essi spicca quello della Madonna di Canneto. Solo il Signore conosce i benefici spirituali che le migliaia di pellegrini che lo frequentano, specie nel mese di agosto, ne traggono! Capisco che quest'opera richiede molta pazienza e prudenza specie da parte dei sacerdoti, impegnati in prima linea. . . tanta fatica! Ma sono altresì convinto che poi… il tempo della raccolta è ricco di soddisfazioni”.

Le Sue continue visite sul territorio La mettono in contatto anche con le varie e molteplici realtà sociali, culturali, economiche e politiche.

“Sì, la situazione socio-economica della diocesi non è diversa da quella delle altre chiese del sud della nostra Regione. Visitando i paesi ubicati nelle tre valli, ci si rende facilmente conto che, a seguito dei fenomeni migratori dei decenni scorsi, l'età media delle nostre comunità è alta. La fascia giovanile della popolazione è molto ridotta. In qualche caso quasi inesistente. E purtroppo la recente crisi economica, la crisi della Fiat e del suo indotto, la chiusura di tante piccole e medie industrie nel frusinate, sta provocando l'esodo anche di quei pochi giovani che avevano trovato occupazione e quindi si erano stabiliti nei paesi di origine. C'è chi paventa, in mancanza di interventi tempestivi, intelligenti e organici, la sparizione di alcuni paesi. La loro trasformazione in "musei a cielo aperto". Certo non spetta alla Chiesa e ai suoi pastori indicare le soluzioni tecniche per favorire lo sviluppo. Ma certo è suo dovere spronare ad una riscoperta del valore, della bellezza e della nobiltà della politica, per dirla con Paolo VI, come servizio alla comunità, capacità di "inventare" e realizzare progetti che facciano crescere "la polis", ne migliorino le condizioni di vita, aprano alla speranza nel futuro i giovani, in modo che possano serenamente mettere su famiglia e generare figli. A volte ho l'impressione che la litigiosità e la conflittualità che caratterizza questa stagione della politica nazionale, coinvolga anche gli amministratori dei "piccoli centri", distogliendo l'attenzione dai problemi concreti della gente, e rendendo più difficile la convergenza verso le intese necessarie per la loro soluzione. Credo invece che una maggiore collaborazione tra i responsabili degli Enti locali, ai vari livelli, possa favorire la valorizzazione al massimo di quelle risorse che il territorio offre… penso al turismo, anche a quello religioso, all'artigianato….. Un 'ulteriore problematica che, ascoltando la gente, ho constatato essere motivo di grande e legittima preoccupazione per le nostre popolazioni, è quella di un maggior rispetto per il territorio e la natura. Le comunità non sono più disposte a tollerare ulteriori violenze alla loro terra, che producano non solo degrado ambientale, ma anche e soprattutto che possano essere causa di disastri”.

Eccellenza, quali saranno i Suoi futuri impegni e le Sue indicazioni per accompagnare la crescita e la continua maturazione cristiana dei fedeli della Diocesi?

“Nei giorni scorsi abbiamo celebrato il Convegno Pastorale Diocesano. E’ stata l’occasione di un confronto, aperto e concreto, fra tutte le componenti della nostra Chiesa e abbiamo individuato i percorsi educativi più idonei per aiutare i nostri fedeli, specie le nuove generazioni, a crescere come "buoni cristiani" e "cittadini onesti", per dirla con San Giovanni Bosco”. (Nella foto uno scorcio di Pontecorvo).

Paradiso perduto a Pofi


A Pofi c'è un "Paradiso perduto. Flora e fauna dalla preistoria ad oggi". E' la mostra in visione dal 24 aprile fino al 31 dicembre al Museo Preistorico di Pofi, "Pietro Fedele". La mostra amplia l'esposizione della flora e fauna già presente nel museo in relazione alle variazioni climatiche e alla presenza dell'uomo. Lo scopo è quello di dare uno sguardo alla biodiversità perduta e alla necessità di salvaguardare gli ecosistemi attuali. L'orario di apertura è al martedì, sabato e domenica dalle 9,30 alle 13,00. Tutti gli altri giorni su prenotazione. www.museodipofi.it

sabato 18 settembre 2010

Il tempo in cui visse Cesare Baronio a fianco di S. Filippo Neri


La “fiction” ambientata nel periodo dell’impegno del cardinale sorano.

di Gianni Fabrizio

Non è compito nostro, ma la proposta nasce, così, spontanea. Eccola. Lunedì sera, alle ore 21,10, su RAI 1, andrà in onda la fiction “Preferisco il Paradiso”. E’ la prima puntata dello “sceneggiato”, così si chiamavano una volta, che illustrerà la vita di S. Filippo Neri. La seconda puntata è prevista per martedì sera, allo stesso orario. Il grande sacerdote ebbe come discepolo prediletto il cardinale sorano Cesare Baronio, divenuto, poi, suo successore. Addirittura Cesare Baronio fu definito “il più bel tralcio di S. Filippo Neri”. Non desideriamo entrare nel merito della critica televisiva ma siamo sicuri che l’interpretazione degli attori e la regia sono stati all’altezza. Né siamo a conoscenza se la verità storica sia stata rispettata. Segnaliamo di vedere la trasmissione solo per dare la possibilità a tante persone di avvicinarsi alla conoscenza, un po’ più precisa, ma con le dovute cautele della necessaria ed obiettiva verifica successiva, dei tempi, dei luoghi, delle tradizioni, della cultura, dell’ambientazione, dei costumi, della mentalità, degli aspetti umani, dei paesaggi, del contesto urbanistico del periodo in cui visse, operò e “divenne santo” anche il cardinale a cui Sora ha dato i natali.

La “location” si inquadra intorno alla metà del cinquecento e sarà significativo individuare, “nella fiction”, chi tra i seguaci di S. Filippo Neri, interpretato dal bravissimo Gigi Proietti, potrebbe essere Cesare Baronio: è una curiosità, sicuramente. Ma anche un modo per “entrare”, in quello che è stato il mondo, vero e reale, attraversato direttamente, dalla testimonianza e dal valore umano, cristiano, culturale e sociale di Cesare Baronio. E’ solo un amichevole invito. Auspichiamo una speranza: che le due puntate di “Preferisco il Paradiso” mettano in risalto l’opera fondamentale del Santo, la sua attenzione ai giovani ed ai ragazzi della Roma del proprio tempo e come egli abbia saputo realizzare per loro la magnifica esperienza degli “oratori”.

Ecco anche un pensiero espresso da padre Edoardo Aldo Cerrato, Procuratore Generale della Confederazione dell’Oratorio:”Un augurio è che gli spettatori possano cogliere in questa fiction la testimonianza di un cristiano che, anziché disquisire sulla emergenza educativa o, peggio, limitarsi al lamento, ha impegnato se stesso a risolverla, e c’è riuscito non mediante elaborati progetti e gelide imposizioni di regole, ma mostrando con la propria vita affascinante che la libertà è frutto di un cammino di liberazione, che la maturità nasce dalla crescente consapevolezza della responsabilità a cui l’uomo è chiamato, che l’umanità va presa decisamente sul serio in tutta la sua interezza, come da Dio”.

mercoledì 15 settembre 2010

Piedimonte S. Germano: Libri al castello - Alatri: Children's Folk Festival - Cassino: Talenti - Sora: Epigrafi della val Comino


Frosinone: organizzata dall'Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro e dalla responsabile Andreina Annunziata, la settima edizione di "Un Concerto per la Vita", in programma venerdì 24 settembre 2010, presso il Multisala Sisto, con inizio alle ore 20,45. www.direttanews.it

San Giovanni Incarico: "Aldilà del tempo aldilà del mare", una rassegna di poesie dedicate ai tantissimi emigranti che, a partire dagli inizi del '900, sono partiti dal nostro Paese per andare a cercare, tra mille difficoltà, fortuna all'estero. Parteciperà alla presentazione dell'evento culturale, in programma sabato 25 settembre alle 10,30 presso la Sala Museo del Centro Polivalente di via Vignali, il poeta Rodolfo Damiani.


Alatri: festival del folklore dal 22 al 26 settembre nella antica città con le mura poligonali. "Children's Folk Festival"

Cassino: "TALENTI esperienze, idee e progetti al servizio del bene comune". 23 - 24 e 25 settembre alle ore 9.00 presso la FONDAZIONE EXODUS - CASCINA SAN PASQUALE.

"12esima Festa Nazionale del Riuso" il prossimo 24 e 25 settembre in varie città italiane.

Sora: presentazione dell'ultimo libro sulle "Epigrafi della Val di Comino" per venerdì 24 sett. alle ore 16.00, presso la sala conferenze della Biblioteca Comunale di Sora. A cura di Verde Liri - “storia, arte cultura”  www.verdeliri.it
Sora: 3° incontro della rassegna musicale "Incontra la Ciociaria" sabato sera, 18 settembre, in Cattedrale. Il prossimo concerto in Canada nella città di Tecumseh e ulteriori concerti ad Atina, Fiuggi, Alatri, Cassino e Milano con cantanti che provengono tutti dalla Ciociaria e dalle città di Ferentino, Roccassecca Cervaro, tutti da valorizzare. Eseguito in prima assoluta nazionale il brano per soprano e organo di Francesco Marino (1971) "Mater Dei".


Sora: prorogata la mostra di Mario Piselli, "Con l'utopia al collo" fino alla fine di settembre. Il fotografo di S. Donato v. Comino ha iniziato a fotografare negli anni '70 poi ha smesso e da poco ha ripreso perchè ora ha trovato una strada diversa. oggi fotografa solo paesaggi e non fa più foto con la presenza di uomini. All'inizio la sua era una fotografia di indagine, di denuncia, di protesta ma "non è servito a nulla" come ha detto alla presentazione della mostra al museo civico. Gli anni '70 veramente anni poveri oggi invece è tutto cambiato.
Sora: "Fiera Campionaria" dal 25 al 4 ottobre e dal 4 al 12 dicenmbre "Mercatino di Natale" con ingresso libero per divertirsi e fare acquisti.

Frosinone: "Premio Giornalistico Internazionale Argil: Uomo europeo" alla Provincia di Frosinone, il 24 settembre, dalle 9,30 col convegno scientifico "La scoperta di Argil nella preistoria italiana" con la partecipazione della prof.ssa Elena Garcea e il prof. Italo Biddittu. Alle 11,30 consegna premio a Toni Capuozzo, vice direttore di Tg5 e convegno su: "Comunicare l'Europa" con Franz Hermann Bruener.


Civita D'Antino (AQ): "Inquadrando paesaggi" a Civita nel centro storico un percorso di fotografia e pittura dalle 9. Percorsi culturali di fine '800 legati alla scuola di Kristian Zahrtmann.

Sora: Un invito a guardare lunedì 20 e martedì 21 RAI 1, alle 21,10. Il tempo in cui visse Cesare Baronio a fianco di S. Filippo Neri. La “fiction” ambientata nel periodo dell’impegno del cardinale sorano.

Santopadre: 18 settembre presentazione libro di Folco Cappello sulla reintegra delle "Terre di Santopadre al tempo e in favore della famiglia D'Avalos". 1548. Nel pomeriggio.

Piedimonte S. Germano: “Edum Cantumque”. Ormai ci siamo, ultimi preparativi e poi finalmente Festa.. Vi aspettiamo numerosi Sabato 18 settembre al castello mediovale di Piedimonte San Germano Alta dalle ore 16:00 con la rassegna "Libri al Castello" per poi iniziare il percorso enogastronomico alle ore 19:00 tra vino, musica popolare e piatti tipici locali.

Il Duo violino pianoforte Ludovico Tramma e Fiammetta Facchini


Il Duo violino-pianoforte Ludovico Tramma e Fiammetta Facchini da tempo ha varcato i confini del nostro Paese, affermandosi con forza sullo scenario internazionale.

Fiammetta Facchini, diplomatasi in Pianoforte e Clavicembalo si laurea in Musica da Camera con il massimo dei voti e lode in Italia, e consegue anche il “Diplome di Virtuosité”in Svizzera, sotto la guida del M° argentino Eduardo Vercelli.
In qualità di clavicembalista dell’International Chamber Ensemble in Roma per quattro anni, collabora anche con l’Orchestra Regionale del Lazio come pianista e clavicembalista e come “Maestro Collaboratore al Pianoforte del Corpo di Ballo” del Teatro dell’Opera di Roma.

Al suo attivo, diverse tournée in Europa (Svizzera, Francia, Ungheria, Norvegia, Svezia, Grecia, Germania, Albania…) Stati Uniti, Canada e Giappone partecipando ad alcuni dei più importanti festival internazionali di Musica da Camera.
Ha registrato vari CD ed eseguito alcune prime esecuzioni assolute. Partecipa alla registrazione di colonne sonore per film tra cui quella de “Il Postino” sotto la direzione del M° Luis Bacalov (Premio Oscar per la migliore colonna sonora nel 1994) e scelta come controfigura al pianoforte dell’attrice francese Juliette Binoche nella produzione cinematografica de “Il Paziente Inglese”.

In formazione di duo con Ludovico Tramma, le vengono conferite borse di studio e premi in Concorsi Nazionali e Internazionali di Musica da Camera.
Attualmente, ricopre l’incarico di pianista accompagnatrice presso l’Università Cattolica di Porto (Portogallo) e docente di pianoforte principale all’Istituto Piaget di Viseu (Portogallo).

Ludovico Tramma, diplomatosi in violino e viola, si laurea in Musica da Camera con 110/110 presso il Conservatorio “S. Cecilia” di Roma, già membro effettivo dell’Orchestra Giovanile Europea e 1° Violino di spalla all’Orchestra Giovanile Italiana, nel triennio 1993/1995 segue il corso di Quartetto con il M° Farulli presso l’Accademia Chigiana di Siena, ottenendo il prestigioso “ Diploma d’Onore”.

In formazione di duo con Fiammetta Facchini, nel 2001 vince il Premio Speciale per la migliore esecuzione della Sonata di Hindemith al concorso biennale di “Vittorio Veneto” e il III° premio al Concorso Internazionale “Riviera del Conero” di Ancona.
Già vincitore di concorso per Violino di Fila presso l’Orchestra dell’Ente Lirico di Cagliari, nel 2001 si aggiudica anche il Concorso di Violino di Fila presso l’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma in cui attualmente ricopre il ruolo di Concertino dei Secondi Violini.

Per l’affiatatissimo Duo, dopo l’esibizione in diretta radiofonica su RAI 3 presso la Sala Stradivari di Cremona, nell’ambito della 21^ edizione di Cremona Mondo Musica, la più rilevante manifestazione al mondo per gli strumenti musicali artigianali, con l’esecuzione di brani dalla Sonata in re min. di Schumann e la Sonata in la magg. Op. 47 di Beethoven, diversi gli appuntamenti importanti.
Nella ricorrenza del 150° anniversario di Giacomo Puccini, l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid, quale omaggio al genio musicale italiano, realizza un ciclo di tre concerti per Radio Clásica de Madrid eseguiti e interpretati da cantanti e musicisti italiani. Presso il Salon de Actos de la Real Accademia de Bellas Artes de San Fernando in diretta radiofonica e in presenza di pubblico è stato possibile ascoltare opere basate su temi operistici di Rossini, Verdi, Leoncavallo, Puccini e Mascagni che ha visto come protagonisti Ludovico Tramma al violino e Fiammetta Facchini al pianoforte.

Identico repertorio è stato presentato presso la Sala dos Espellohos de Palacio Foz in occasione della serie di eventi musicali e culturali, organizzati dall’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona, presentando “ L’Opera in Piazza” e il nuovo CD realizzato in Portogallo. Quanto agli appuntamenti nell’immediato futuro, il Duo sarà impegnato il 15 e 16 maggio prossimo presso il Conservatorio di Porto (Portogallo) con una Master Class, violino, musica da camera e quartetto e successivamente il 29 e 30 maggio presso l’Istituto Piaget di Viseu con una Master Class piano e musica da camera.

Anche quest’anno, come da diverse stagioni ormai, il 10 e l’11 settembre p.v. il Duo è stato invitato a tenere due concerti nell’ambito della stagione concertistica del Festival di Musica da Camera di Ravello, tra i più prestigiosi a livello internazionale, nella splendida cornice di Villa Rufolo.

Nella serata del 10 settembre eseguiti brani dei seguenti compositori:

G. Rossini: Gran Duo op. 56 su “ Il Barbiere di Siviglia”;
G. Puccini: Intermezzo e Aria dalla “Manon Lescaut” Fantasia dalla Boheme;
G: Verdi: Fantasia concertante sul “Simon Boccanegra”;
R. Leoncavallo: Pot-pourri su “I Pagliacci”;
P. Mascagni: Fantasia su “Cavalleria Rusticana” .

Il concerto di sabato 11 settembre, invece, ha previsto l’esecuzione dei seguenti brani:

J.S. Bach: Sonata BWV I021, Sonata BWV I023;
J.S. Bach/ Mendelssohn-Bartholdy: Ciaccona dalla Partita BWV I004;
A. Corelli: Sonata op. 5 n.12 “ La Follia”
F. Mendelssohn-Bartholdy: Sonata in Fa maggiore.

E' da sottolineare che si è registrato il tutto esaurito per il primo concerto in programma al punto che gli organizzatori hanno pensato di inserire già la locandina del concerto successivo del duo Tramma-Facchini, non potendo soddisfare le innumerevoli richieste di partecipazione al concerto.

A Sora dal 16 al 18 settembre: La Chiesa di Sora Aquino Pontecorvo a Convegno

di Gianni Fabrizio

Si apre il 16 settembre il Convegno diocesano di Sora Aquino Pontecorvo e che proseguirà nei giorni 17 e 18.. Vi prenderanno parte sacerdoti,diaconi, religiosi e religiose, insegnanti di religione,tre laici rappresentanti di ciascuna parrocchia,un rappresentante di ogni Ufficio o Commissione diocesana,gruppo, movimento, associazione, confraternite e tutte le articolazioni ecclesiali.
L’intervento introduttivo è a cura del vescovo, mons. Filippo Iannone, mentre la relazione ufficiale sarà tenuta dal vescovo di Albano, mons. Marcello Semeraro.
“Educare per crescere”, è il tema del Convegno.

Ecco il contributo che don Mario Zeverini, direttore dell’Ufficio Scuola Diocesano, ha voluto offrire, come momento di riflessione, ai partecipanti delle varie sessioni che animeranno i gruppi di studio e di confronto. “Mentre si fa un gran parlare di “emergenza educativa” qui viene richiamato l’impe-gno in positivo. Educare non solo si può, ma si deve. Non educare è come tagliare il ramo su cui si è seduti; educare non è tanto una tecnica, bensì un’arte. Occorre aver sempre più chiari e presenti il significato e i compiti dell’educazione oggi. Questo è quanto si propone di raggiungere il nostro Convegno, che convoca soprat-tutto quanti sono direttamente o indirettamente impegnato in quest’ “arte”.

Non si tratta semplicemente – come da tempo si va ripetendo – di istruire, trasmet-tere nozioni o informazioni, ma di “ tirare fuori “, di far emergere, - come si evince dalla stessa etimologia del termine – dal “soggetto” al quale è diretto l’atto educativo, le do-mande intorno ai grandi problemi della vita, come pure della storia, della scienza ecc., per dare riposte “ragionevoli” e con linguaggi comprensibili. Questo perché ognuno sia reso capace di fare le proprie scelte, assumere responsabilità e adottare comportamenti adatti per realizzare autenticamente e pienamente se stesso come “persona” libera e capace di scelte consequenziali.

E’ una sorta di “itinerario” che chiama in causa gli educatori, perché pongano un “atto di amore” rivolto alla persona, vista in tutte le sue dimensioni e facoltà, inserita nella società, in una cultura e tradizione che caratterizzano la mentalità e il costume. Un atto, quello educativo, che comincia e deve cominciare dai primi anni della vita, quando la per-sona comincia a prendere coscienza di sé e del mondo che la circonda. Il momento forte e determinante lo si trova nel periodo dell’adolescenza, ed è verso questa fascia di età che si deve orientare in modo prevalente il nostro l’impegno educativo, soprattutto quello della scuola, luogo di socializzazione per eccellenza. Anche nel nostro territorio il problema di una adolescenza allo sbando diventa sempre più grave ed urgente, visti i fenomeni inquietanti in cui essi si rendono protagonisti. Occorre prevenire per non dover correre ai ripari, come insegnano i grandi pedagogisti”.