A
un mese abbondante dal proprio esordio in SuperLega, la Biosì Indexa Sora
inizia a tirare le somme di quanto fatto nel mese di ottobre. Se da una parte i
referti del campo vengono vagliati di partita in partita e spuntato un impegno
si guarda già al prossimo, dall’altra è più difficile tarare in che misura il
club abbia stretto a sé il popolo bianconero e dei paesi limitrofi e con quanta
qualità ci si sia adoperati per il territorio e per la città che ti veste dei
suoi colori.
Allora
“rewind”, riavvolgiamo il nastro e facciamo qualche passo indietro fino al
debutto stesso: il “campionato più bello del mondo” prende il via il 2 ottobre
a Modena ed è in quella stessa occasione che Sora dimostra di esserci sul tetto
d’Italia; l’Argos Volley smuove così un centinaio di tifosi al seguito, cifra
che è aumentata esponenzialmente nelle altre trasferte, in ultimo Latina. In
casa la musica si fa ancora più dolce e il PalaGlobo “Luca Polsinelli” si
riempie ogni volta: una media di 2000 posti occupati – di cui 700 sono gli
abbonati che hanno aderito alla campagna “Sora Ama il Volley” -, dal sold out
contro Perugia passando per il match contro Monza, quando quasi 400 alunni dei
circoli didattici locali presenziarono emozionati alla prima vittoria di
campionato, o contro Piacenza, con gli spalti ugualmente gremiti. Attirando a
sé tale moltitudine di pubblico, la Biosì Indexa non è certo rimasta a contare
asetticamente quegli ottimi numeri che gonfierebbero il petto a qualsiasi
matricola, ma si è spesa, ancor più che negli anni passati, per dare vita a un
indotto positivo per tutta la realtà che la circonda. E’ stato ideato un peculiare
progetto, “Incoming”, un pacchetto che combina l’evento partita a una cena o
una degustazione in una varietà di locali del comprensorio, oppure a un
pernotto, o ancora a un’attività caratteristica. Gusto, natura, arte,
spettacolo e sport in un’unica soluzione, con le attività ricettive della zona
che finalmente, si vedono coinvolte in un piano di rilancio economico, di
creazione di un nuovo tipo di turismo.
Tante
le strutture che si sono avvicinate e convenzionate alla società di patron
Giannetti, ad iniziare dall’Hotel Mingone di Arpino, che ospita spesso le
avversarie della compagine volsca, già dai tempi del pre-season e del memorial
“Nonno Gino”, passando per l’osteria New York Express, dove tavoli di tifosi e
degli stessi atleti accompagnati da amici ne hanno animato pranzi e cene; lo
stesso dicasi per la pizzeria Doppio Zero, il cui proprietario, Giovanni
Sabatini, ci racconta un po’ la nuova linfa portata in città dalla pallavolo:
“Da quando Sora è in
SuperLega più di qualcosa è cambiato un po’ per tutti. La visibilità e il
lustro dati dalla massima categoria nazionale di uno sport che, soprattutto
dopo le ultime olimpiadi, sta prendendo sempre più piede in Italia, cominciano
a farsi sentire. Il seguito del pubblico avversario è notevole ed è rincuorante
vedere nuovi volti a passeggio tra i locali della nostra città. Personalmente,
presso la mia attività, ho avuto modo di servire vari tavoli che hanno
approfittato del momento-gara per restare qui ad assaggiare una buona pizza,
amici riuniti davanti alla cena a chiacchierare della partita. E così come è
accaduto per il mio ristorante, immagino che questa ventata di novità abbia
coinvolto anche i miei colleghi del comprensorio. Mi auguro che si prosegua su
questa strada, che i numeri crescano ulteriormente e che questa opportunità
venga sfruttata a dovere per far sì che si possa crescere tutti insieme”.
Al
giovane imprenditore fa eco anche il proprietario della Taverna Re Fuoco,
Alberto Vitale:
“Sicuramente l’avvento di questo sport a
Sora, unica serie A cittadina, ha determinato un influente incremento della
clientela presso il nostro locale nelle giornate di campionato; clientela di
tifoseria ospite e nostrana, soprattutto, ma anche delle varie dirigenze che si
alternano ai nostri deschi. Non posso che essere contento di quanto la Biosì
Indexa stia dunque producendo per la nostra zona. Ora bisogna continuare così”.
Tutto
ciò a testimonianza di come lo sport possa essere al servizio dell’economia e
del sociale, contribuendo con le proprie risorse ad accompagnare il
comprensorio verso una risalita da troppo tempo desiderata, fortemente agognata
e che a oggi trova terreno fertile sul parquet del PalaGlobo bianconero.
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