giovedì 2 dicembre 2010

Le poesie di Gabriele Pescosolido al carcere di S. Domenico di Cassino


A Cassino lunedì, 6 dicembre, alle ore 10:00, presso la Casa Circondariale “S. Domenico” di Cassino, verrà presentato il libro del poeta sorano Gabriele Pescosolido: “Scritture. Poesia in forma di versi”. Sarà  Irma Civitareale, direttore della Casa Circondariale “S. Domenico”, ad introdurre i lavori.

Saluteranno i presenti  i direttori della Caritas Diocesana di Montecassino Maria Rosaria Lauro e della Caritas Diocesana di Sora Aquino Pontecorvo PadreToma  Aquino Teofilo.
Seguiranno gli interventi di Giorgio Mennoia, direttore e regista del progetto della Caritas “Teatro in carcere”, di Luigi Gulia, presidente del Centro di Studi Sorani “V. Patriarca” e di dom Pietro Vittorelli, abate di Montecassino. Al termine prenderà la parola l’autore dell’opera, Gabriele Pescosolido.

Il volume gode della introduzione di Vinicio Albanesi, della presentazione di Riccardo Scrivano, della post-fazione di Rocco Rossitto ed è arricchito dalla grafica dello stesso Gabriele Pescosolido e dal collage di fotografie, nella prima ed ultima pagina, di Mario Piselli.
La raccolta presenta quarantadue “scritture – poesie” che indagano sul senso del vivere, sull’accettazione della  continua ricerca  della propria identità con il rapporto costante con “l’altro”. Tanti gli argomenti trattati.

Tutti con il respiro, la sensibilità, le convinzioni, i dubbi e la carica umana che sono la molla della vita e della  riflessione costante di Gabriele. E con la schiettezza che lo contraddistingue si racconta e ci racconta preziosi momenti di un vissuto profondo e ricco di forti  esperienze, ora fragili, ora forti. Come forte e coraggiosa è stata la  scelta di presentare questa sua “fatica” all’interno di un carcere, il “S. Domenico” di Cassino.

Non ha preferito i soliti luoghi convenuti. Ad un pubblico scelto ed amico ha dato la precedenza a persone sconosciute e detenute. A ritualità scontate e vuote ha voluto un contesto particolare, delicato e duro. Una scelta coraggiosa, che è però in sintonia ed in coerenza con il suo modo di pensare, di agire  e di essere. Questa, per Gabriele Pescosolido, rappresenta una circostanza che sta a significare la portata sia sociale che intima del suo impegno intellettuale che egli sente di attribuire allo scrivere versi ed al sostenere una poetica.

“È  dal 1976 che compongo versi, ha dichiarato Gabriele Pescosolido, che indago l’anima e le condizioni esistenziali dell’uomo, che ricerco del vivere “il senso” che da’ senso all’essere e all’esserci. Da allora il linguaggio è certamente cambiato e maturato, l’impegno e la consapevolezza di mettersi in discussione continuano, invece, ad essere gli stessi”. Ecco perché le sue “ scritture” si trasformano, d’incanto, in poesia in forma di versi. Una  testimonianza così controcorrente ed un dono così prezioso, si accolgono subito volentieri.

* Sora 30 novembre 2010. Comunicato Stampa della Diocesi di Sora-Aquino-Pontecorvo. www.regioni-italiane.com

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