di Gianni Fabrizio
Il “viaggio – studio”, a Cannock in Inghilterra, del 3° Circolo Didattico di Sora, resterà tra i loro ricordi più belli. Si è fatto raccontare tutto il dirigente scolastico, dott. ssa Orietta Palombo. È stato un vero successo. Un sogno. Una conquista. Una vera lezione, in presa diretta. Sono felicissimi gli otto bambini, rappresentanti delle tre classi quinte, della Scuola Primaria “A. Lauri”. Gli alunni: Chiara Alonzi, Francesca Rappoccio, Matteo De Gasperis, Alessia Conflitti, Francesco Fanelli, Stefano Mammone, Andrea Recchia e Annalisa Rea sono tornati, a Sora da Cannock, entusiasti. Ai compagni di classe hanno descritto ogni particolare del soggiorno inglese e quasi fatto rivivere i cinque meravigliosi giorni, trascorsi con i coetanei di Cannock.Altrettanto soddisfatti i loro insegnanti: Maria Gabriella Di Pede, Marina Folcarelli, Katia Cinelli e la coordinatrice del progetto, Maria Maddalena Barone. Si è così concluso il quinto incontro nell’ambito del progetto “Comenius - Eurogames”, cui ha saggiamente aderito il 3° Circolo Didattico di Sora, insieme ai partner delle Scuole Primarie Europee di Handzame (Belgio), Patrasso (Grecia), Kielce (Polonia), Northampton (Regno Unito) e Cannock (Regno Unito). L’istituzione scolastica ospitante, la “Gorsemoor Primary School” di Cannock, ha riservato una grande accoglienza ai rappresentanti di tutte le scuole straniere. E, dobbiamo rilevare con piacere, che una significativa attenzione è stata riservata al gruppo sorano. Durante i cinque giorni del “meeting”, si sono alternati momenti di riflessione, di scambio culturale, di programmazione didattica e di monitoraggio delle varie attività, realizzate insieme dalle sei istituzioni scolastiche coinvolte. Non sono mancati i momenti ludici, turistici e ricreativi.
Gli alunni ed i docenti dell’”A. Lauri” hanno avuto modo di visitare e conoscere da vicino lo Staffordshire, il territorio in cui si trova la cittadina di Cannock. Molto interessante è stata la visita della città di Birmingham, come pure della cittadina di Lichfield, per ammirarne, tra l’altro, la splendida cattedrale gotica di St. Philip e la residenza georgiana di Shugborough. Le autorità amministrative e politiche locali hanno voluto salutare ufficialmente gli ospiti europei. Non privo di momenti suggestivi, è stato l’incontro con il rappresentante del Parlamento, Aidan Burley.
Ad un evento così, di respiro internazionale, la stampa locale ha dato molto risalto.
Sia l’insegnante, Mr Burley, che il dirigente della “Gorsemoor Primary School”, Mr. Paul Bennet e il team dei docenti della scuola inglese si sono sinceramente complimentati per la correttezza, il rispetto, il comportamento, la preparazione e l’educazione dimostrati dagli alunni sorani che, al di là de “La Manica”, hanno tenuto alto l’onore della nostra Città. Lo scopo principale del progetto “Comenius”, è quello di approfondire la conoscenza delle altre culture, delle lingue e delle tradizioni, attraverso “i giochi”. Con il rafforzamento ed il consolidamento dello spirito di cittadinanza europea tra le varie componenti scolastiche. Così nella scuola della città inglese di Cannock è continuato direttamente e proficuamente lo studio e l’approccio sulle tradizioni riguardanti i giochi, vecchi e nuovi, sugli stili di vita dei vari Paesi europei di provenienza, sulla ricerca di sviluppare nei bambini dei “sei poli” la coscienza della propria identità culturale in relazione alle varie culture europee.
Un lavoro emerso soprattutto attraverso le attività “ludiche” che sono l’espressione primaria e naturale dei bambini. Ora l’ ultimo incontro dei sei partners, quello conclusivo della “coinvolgente avventura educativa”, si svolgerà proprio a Sora, dal 19 al 23 maggio. Qui, lungo le rive del Liri, tra Roma e Napoli, gli ospiti provenienti da Belgio, Polonia, Regno Unito e Grecia, conosceranno il nostro territorio all’insegna del “gioco” e delle nostre tradizioni. Sora, il 3° Circolo, la Scuola Primaria “A. Lauri”, le Istituzioni locali e la nostra primavera attendono gli amici belgi, greci, inglesi e polacchi per offrire loro la proverbiale ospitalità e bellezza di questa terra.
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