Alla scoperta della terra dei padri: "Il sogno
di Jacchìne",
il libro di Ottavio Cicchinelli
di Maria Lorenza Simone
Con quest'altro lavoro Ottavio Cicchinelli ci presenta uno
spaccato di vita passata, quella del secondo dopoguerra, avviata verso una
trasformazione radicale e tormentata da problemi e contraddizioni di varia
natura. Si tratta di racconti che spaziano da un campo all'altro:
dall'ingenuità alla furbizia, dalla fiducia al tradimento, dal lavoro agli
affetti familiari, dalla caccia alla banda musicale, dalla gioia alle
sofferenze della vita quotidiana. Personaggi, situazioni ed avvenimenti sono
descritti con brevi tratti di penna e, nell'insieme, formano una specie di
mosaico variegato che ricorda il punto da cui siamo partiti e induce il lettore
a riflettere sul punto in cui siamo arrivati, quasi a voler concludere che il
presente, in definitiva, non è nè migliore nè peggiore del passato (almeno per
certi aspetti). Il dialetto, a cui l'autore fa largo ricorso, rafforza e rende
più autentici i racconti ed aiuta il lettore a collocarsi mentalmente nel
contesto storico di riferimento.
Quando gli capitava una disgrazia ziòne Mechèle non si affliggeva più di
tanto. Anzi si rallegrava al pensiero che non gli fosse capitato di peggio e
perciò esclamava: "Chi pèrde 'na cappa i trova 'ne mante,/ pèrde, scì, ma
nen pèrde tante". Come capitò a quel tizio che, durante un temporale,
perse l'asino (ucciso da un fulmine); ma almeno recuperò la cavezza.
Ottavio Cicchinelli è nato a Vicalvi nel 1936 e risiede a
Pescosolido. Laureato in Pedagogia ha insegnato per oltre un quarantennio nelle
Scuole Elementari della Provincia di Frosinone ed ha collaborato con alcuni
quotidiani e riviste di carattere nazionale e provinciale quali: L’Avvenire, I
Diritti della Scuola, Il Tempo, Vita Ciociara e La Voce.
Per diciassette anni è stato assessore comunale a Pescosolido dedicandosi nel tempo libero a due hobbie: l’arte della falegnameria, appresa nella bottega paterna e l’arte della musica. In età giovanile ha suonato l’oboe in alcune bande musicali del Frusinate e della Provincia de L’Aquila mentre, con la maturità, ha riscoperto il suono dell’organetto a quattro bassi che suona con notevole maestria.
Grande conoscitore della montagna a confine tra il Lazio e l’Abruzzo, da vero cacciatore, ama il territorio e si impegna concretamente per la sua salvaguardia e per il ripopolamento della fauna locale.
Dotato di ottima penna e di un pensiero chiaro e ben articolato, è autore di alcune monografie caratterizzate da un lato dalla presentazione di inedita documentazione d’archivio, dall’altro sulla sistematica raccolta delle tradizioni demo-antropologiche dell’area a Nord di Sora.
Il libro è in vendita da oggi nelle librerie di Sora.
Nessun commento:
Posta un commento