mercoledì 30 settembre 2009

“NA UOCE E SCIUME”


Una serata di poesie e di musica, a Sora, per il poeta Rocco Tollis a cinque anni dalla scomparsa. Ci saranno interventi di Declamazione Poesie:

di Gerardo Vacana, Presidente Centro Studi Letterari “Val di Comino” Alvito, di Gino Dell’Unto, di Vincenzo D’Alfonso, di Diana Carnevale.

Con interventi Musicali del M° Gianni Venditti, del Soprano Sabrina Pellegrini. Presenta Italo Pisani. Sala Consiliare Corso dei Volsci, 111 a Sora Giovedì 8 ottobre 2009 - ore 16,30. (Nella foto il Museo civico).

martedì 22 settembre 2009

Alatri. Mostra Numismatica



"Conoscere l'Euro". 1^ Mostra Numismatica nel 10° Anniversario della Moneta Unica Europea. Ad Alatri Sabato 26 settembre - 18 ottobre 2009.
L'inaugurazione al Chiostro di San Francesco sabato 26 settembre 2009, ore 17,00. La mostra può essere visitata tutti i giorni - orario 9-13 / 15-19.

Saranno illustrate in 250 pannelli tutte le monete emesse per la circolazione dai 19 Paesi facenti attualmente parte dell'Eurozona e saranno fornite
tutte le informazioni in materia utili sia per l'appassionato che per il curioso.
Inoltre i visitatori potranno ammirare, esposte in apposite vetrine:
a) tutte le prime confezioni ufficiali con le serie ordinarie di monete emesse dalle varie Nazioni;
b) tutte le confezioni con le varianti principali di conio (Europa cartina tipo 2);
c) tutti i 2 Euro commemorativi (diversi anche con "Fondo Specchio");
d) tutte le Banconote, anche stampate da diverse Zecche;
e) Alcune curiosità e varietà di conio per le monete e di stampa per le banconote;
e, per la prima volta in assoluto:
f) una grande selezione di monete in metallo prezioso riguardanti le grandi Tematiche Europee come:
1- Presidenze del Consiglio dell'Unione Europea negli anni dell'Euro;
2- Il Benvenuto e gli Anniversari dell'Euro;
3- " Europe Coin Programme "( celebrazioni importanti comuni dal 2004 al 2009 ).

Durante l'apertura della Mostra ai visitatori saranno donate pubblicazioni, gentilmente concesse dall'Unione Europea, dalla Banca Centrale Europea e dalla Banca d'Italia. Agli studenti verrà anche consegnato un utile opuscolo.

All'inaugurazione (26 SETTEMBRE 2009) saranno presenti le Poste Italiane con un apposito Annullo Speciale Filatelico. Infine ai visitatori sarà permesso di indicare per iscritto la più bella moneta in Euro in circolazione, con estrazione finale di premi consistenti in confezioni originali Numismatiche.

venerdì 18 settembre 2009

Isola del Liri


Festeggiamenti in Onore della Madonna delle Grazie

Tre giorni di festa da venerdi 18 a domenica 20 settembre. Una volta all'anno si visiterà il castello Boncompagni-Viscogliosi. Il Comitato Cittadino " IL FIUME LIRI E LE SUE CASCATE", in occasione della storica Fiaccolata Mariana comprendente l'affidamento della Città alla Madonna delle Grazie, organizzata dalle tre Confraternite interessate, invita tutti i cittadini residenti nei comuni attraversati dal Fiume Liri a partecipare alla più suggestiva manifestazione di affetto e di riconoscenza rivolta all'affascinante paesaggio offerto da secoli dagli incantevoli monumenti che la natura ha voluto regalare al nostro territorio. Foto di Ugo Spalvieri del comitato.

giovedì 17 settembre 2009

Campoli Appennino: La Sagra della Miseria




A Campoli Appennino sabato prossimo 19 settembre e domenica 20 settembre la "Sagra della Miseria". Sabato con inizio alle 18.30 un fine settimana immersi nel verde, e appuntamento importante per conoscere la storia culinaria della splendida ciociaria e di Campoli Appennino. L'occasione per riappropriarsi dei sapori di un tempo e amare le sagre con la degustazione di un piatto tipico locale.

A Campoli Appennino in provincia di Frosinone, patria del tartufo il prossimo appuntamento è per il fine settimana del 14 e 15 novembre, un borgo medievale immerso nel verde del Parco Nazionale d’Abruzzo, la suggestiva Sagra della Miseria. Due giorni che permettono a tutti di degustare i piatti tipici della civiltà contadina e visitare vecchie cantine che vengono riaperte per l’occasione.

Si potrà conoscere inoltre la storia del paese in attesa dell'apertura dell'Area faunistica dell'Orso.

lunedì 14 settembre 2009

Ottobre piovono libri



A Sora: “Ottobre piovono libri: i luoghi della lettura”. il 26 settembre 2009. Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey accompagnati dal trio Marzuk Mejri, alle percussioni, Fabio Battistelli, al clarinetto e Pino Cangialosi al pianoforte leggeranno e reciteranno l'Iliade di Alessandro Baricco. Promosso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e altri enti.

sabato 12 settembre 2009

Cinema e Ciociaria

A Frosinone: “Cinema e Ciociaria”. Dal 8 al 13 set. Villa comunale. dalle 9.30 alle 18.30 e in serata proiezione film. www.cinemaeciociaria.it

Appuntamenti

Anagni: “Cavallo day”. 26-27 set.
Arpino: “Festa delle Campanelle”. 19-20 set.
Fiuggi: “Le canzoni di Padre Pio”. 19 set. Teatro delle fonti.
Frosinone: “Ascolta la Ciociaria”. Dal 18 set. al 20 nov. Concerti di musica classica itineranti.
Sora: “Ottobre piovono libri: i luoghi della lettura”. 26 set. Amanda Sandrelli e Blas Roca Rey accompagnati dal trio di Marzuk Mejri, alle percussioni, Fabio Battistelli, al clarinetto e Pino Cangialosi al pianoforte leggeranno e reciteranno l'Iliade di Alessandro Baricco. Promosso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali.
Campoli Appennino: “Sagra della miseria”. 19-20 set.
Aquino: “I mestieri del borgo” 19 set. P.zza dei Conti d'Aquino.
Alatri: Sabato 12 settembre 2009 alle ore 21:00 in Piazza S. Maria Maggiore l'attore - regista Amedeo di Sora presenterà lo spettacolo di teatro canzone “Ricordi? Sbocciavano le viole... (omaggio a Fabrizio De André)”. Spettacolo prodotto dalla Compagnia Teatro dell'Appeso. Ad accompagnare Amedeo di Sora, nell'occasione anche in veste di vocalista, saranno le chitarre di Stefano Spallotta, il basso di Dario Spallotta, il pianoforte e le tastiere di Nicoletta Evangelista, la batteria e le percussioni di Emiliano Caroselli.
Frosinone: “Cinema e Ciociaria”. Dal 8 al 13 set. Villa comunale. Ore 18.30. www.cinemaeciociaria.it
Campoli Appennino: “Terraròs”. Suonatori e menestrelli della bassa Murgia. 13 set.
Alvito: “Il Ritorno”. 12 set. Presentazione libro di Piero Cesari. Teatro comunale. Ore 18.00.
Colfelice: “Pane Pizza e ...Nostalgia”. 18 set.
Ferentino: “Ferentino è”. 18-19 set.
Ferentino: “Ambrogio Sparagna” in concerto. 19 set.
Sora: "Il canto della pietra". 12 set. Libreria Biblioté.
Pescosolido: “Sapori di Settembre”. 12 set.
Gallinaro: “Star of the year”. 11 set.

giovedì 10 settembre 2009

L'evento in libreria

La Bibliotè Libreria Guida vi invita alla lettura di questa poesia per concludere la vostra giornata in compagnia dei frammenti di parole che sfuggono al quotidiano.

Charles Baudelaire
L'uomo e il mare

Sempre il mare, uomo libero, amerai!
perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell'infinito svolgersi dell'onda
l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro. Godi nel tuffarti
in seno alla tua immagine; l'abbracci
con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore
si distrae dal tuo suono al suon di questo
selvaggio ed indomabile lamento.
Discreti e tenebrosi ambedue siete:
uomo, nessuno ha mai sondato il fondo
dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,
mare, le tue più intime ricchezze,
tanto gelosi siete d'ogni vostro
segreto. Ma da secoli infiniti
senza rimorso né pietà lottate
fra voi, talmente grande è il vostro amore
per la strage e la morte, o lottatori
eterni, o implacabili fratelli!

* Sabato 27 ore 18.00 presentazione del libro di Marcello Carlino: "Ciociaria. Quella terra di viaggi che non dico".

* Biblioté Libreria Guida e Associazione Culturale Il Labirinto dei Musei di Vincenzo Bianchi hanno il piacere di presentare, a cura del Maestro Vincenzo Bianchi, scultore e pittore, “Il canto della pietra”: conversazione e proiezione del documentario sulle mura poligonali e presentazione del libro “La nuova etruscologia” di Mario Pincherle.

Il cantante Luciano D’Abbruzzo (Mani slegate) presenterà il brano “Con il vento pace”, omaggio ai giovani d’Europa. A Sora, alle ore 18.00, sabato 12 Settembre 2009.

Incontri sul consumo consapevole: “Per nutrire la mente” prossimamente in libreria con degustazioni e conversazioni. Gli incontri saranno tenuti dal Dott. Aquila Gianpiero con visite nelle realtà produttive della zona. Per info e iscrizioni in libreria.

* Biblioté Libreria Guida . Via Lucio Gallo – Sora.

lunedì 7 settembre 2009

Il Ritorno



Sabato pomeriggio 12 settembre il libro sarà presentato ad Alvito presso il teatro comunale.

Questa pomeriggio ad Alatri presso la sala conferenza del palazzo Conti Gentili presentazione del libro di Piero Cesari "Il Ritorno", memorie e poesie del Prefetto della provincia di Frosinone che resterà in carica fino al 1° novembre poi sarà un cittadino comune come tutti gli altri. Lo ha comunicato nell'ultima serata del festival musicale dedicato a Severino Gazzelloni a Roccassecca. Un festival che vuole valorizzare i musicisti locali ma anche dedicare attenzione alle scuole. Un festival che cresce di anno in anno con grandi interpreti come Giorgio Gatti e Masha Carrera.

giovedì 3 settembre 2009

ALICE E LA GRANDE CITTA’

Il racconto di Simona Tatangelo *

Fra galline, conigli, pecore, cavalli, due cani e un infinità di gatti, Alice ci aveva vissuto sempre a suo agio. Nel casolare di campagna vi abitava, fin dal suo primo giorno di vita, non le era mai stato “stretto”.
I suoi genitori mandavano avanti questa piccola fattoria, anche un pò, grazie al suo aiuto.
La ragazza, infatti, aiutava come poteva sia nei campi piantando e raccogliendo i “frutti” che dava la terra, ma si occupava anche del piccolo zoo preparando le ciotole con mangime o il fieno nelle mangiatoie.
Le fatiche e il sudore non l’avevano mai spaventata, forse, perché fin da piccola aveva vissuto sempre così.
I lavori più pesanti, i suoi genitori, gli e li risparmiavano perché volevano che la loro giovane figlia vivesse un adolescenza come le ragazze della sua età.
Alice nonostante ciò non aveva amici, era un tipo piuttosto solitario.
L’hobby preferito dalle sue compagne di scuola era spettegolare sui vestiti e i ragazzi.
A lei, invece, piaceva leggere libri di fantascienza, ascoltare musica e fare lunghe passeggiate con il suo cavallo.
Il puledro le era stato donato, dentro un gigantesco pacco con un lucente fiocco di seta rosso, per la promozione degli esami di terza media. Da quel giorno erano trascorsi, ormai, quattro lunghi anni, nei quali lei e Scheggia (così lo aveva chiamato) erano diventati inseparabili.
La sua compagna di banco, l’ultimo giorno di scuola, le aveva confidato che la sua vita quell’estate era a una svolta: partecipava ad un concorso di bellezza che l’avrebbe “lanciata” nel mondo dello spettacolo e portata, finalmente, lontano dalla minuscola e provinciale cittadina, Badi, in cui vivevano. La sua compagna le era sembrata troppo sicura di fare subito successo. Alice era stata, comunque, contenta per lei e decise di tenere per sé i pensieri negativi sulla faccenda.
Lei, invece, non aveva progetti, si limitava a trascorrere tranquillamente, un giorno dopo l’altro senza porsi troppi interrogativi. Qualche volta si era scoperta ad immaginarsi una contadina, proprio come i suoi genitori, ma quel pensiero era presto svanito.
Un pomeriggio di luglio, di ritorno da una passeggiata con Scheggia, Alice vide sua madre che, dalla finestra della cucina, la chiamava, in tono agitato.
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Sua zia era una giramondo, aveva visitato i più incredibili posti su tutta la faccia della terra. La cameretta di Alice era tappezzata da più di cinquanta sue cartoline.
Lavorava per una rivista di viaggi e si occupava di fare reportage, insomma viaggiare era il suo mestiere.
Sulla cartolina, che sua madre gli consegnò fra le mani, c’era una veduta di una cittadina che si affacciava sul mare, con case dalle mura dipinte da colori vivacissimi. Dietro la foto lesse i saluti della zia, e l’invito rivolto personalmente a lei perché trascorresse un po’ di tempo nella grande città dove viveva, a Nalimo. Non era la prima volta che riceveva una proposta del genere, solo che le altre volte non l’aveva mai presa seriamente, nonostante i genitori la spingessero a uscire dal suo “isolamento” adolescenziale.
Alice non aveva mai fatto un viaggio di più di 500 km, tanta era la distanza che doveva percorrere. Nella sua vita aveva viaggiato pochissimo e in posti piuttosto vicini a Badi.
I suoi genitori non l’avrebbero potuta accompagnare perché l’estate era il periodo dell’anno in cui avevano più da fare in campagna, si alzavano tutti i giorni alle cinque del mattino.
Lei non aveva amici, che potessero accompagnarla, ma nonostante ciò, dentro di sé stavolta sentiva che doveva affrontare quel viaggio. Il perché non lo riusciva a capire bene, però, era scattata come una molla dentro di sé che le diceva di dover partire. Quel viaggio, forse, era la “svolta” della sua vita, un po’ come il concorso di bellezza per la sua compagna di scuola. Aveva rimandato troppe volte quella decisione cercando tutte le scuse possibili: come avrebbero fatto i genitori senza di lei? E Scheggia, poi, avrebbe sentito troppo la sua mancanza……...
Si armò di coraggio, cercò di non pensarci ci più di tanto, perché altrimenti ogni due minuti cambiava idea. Due giorni dopo, si trovava sul treno diretto verso la grande metropoli.
Alice aveva chiesto a suo padre di prenotargli il posto vicino al finestrino, così da poter scorgere i paesaggi, per distrarsi e non pensare a quello che stava facendo.
Attraversò, in gran velocità, immagini che le sembravano cartoline: da prati verdi con greggi al pascolo a campi dorati, disseminati di rotoli di fieno; da stazioni affollate di turisti a paesini deserti con qualche barbone che si aggirava con il carrello carico di buste.
Finalmente arrivò a Nalimo, la stazione era gigantesca e Alice si sentì subito investita da una miriade di rumori e persone che parlavano in molte lingue diverse. Tutti correvano freneticamente verso le loro destinazioni e c’erano le voci di ambulanti che cercavano di attirare l’attenzione su borse e monili brillanti che esponevano.
La colpì il rumore dello scatto dei tabelloni a ogni variazione oraria di arrivo/partenza dei treni, gli sembrava dettasse il ritmo a tutti quei suoni che l’avvolgevano.
Abituata alla semplicità della campagna, la ragazza non sapeva dove prendere la metropolitana per raggiungere la sede del giornale dove lavorava la zia.
Dopo un primo attimo di panico seppe orientarsi, fra quel labirinto di insegne, e salì per la prima volta su un metrò. Il vagone era super-affollato, con la sua piccola valigia, vi entrò a malapena prima che le porte a tagliola si chiudessero ad un millimetro dalle spalle.
Dopo quattro fermate, che gli sembrarono un’eternità, gocciolava di sudore.
Salì le scale mobili riemergendo all’aria aperta che le stava mancando lì sotto. Apparve davanti ai suoi occhi una piazza immensa in cui troneggiava in tutto il suo splendore il Duomo. Il monumento più importante di Nalimo lo aveva visto sempre in tv, ma dal vivo era un’altra cosa. Respirò a pieni polmoni l’aria, come se le servisse per schiarire anche la vista e osservò meglio l’edificio.
Era ricco di guglie di un bianco così candido da spiccare su tutti i palazzi vicini neri di smog.
Prima di cercare il palazzo del giornale avrebbe potuto farci un giro dentro, in fondo era arrivata col treno mezz’ora prima del previsto.
Alice osservava ancora trasognata il paesaggio che la circondava, si sentiva come “Alice nel Paese delle Meraviglie”. Era la favola preferita di quand’era bambina, anche perché la protagonista aveva il suo stesso nome. Sua mamma gli leggeva sempre qualche pagina la sera quando non riusciva ad addormentarsi.
Molto probabilmente qualcuno scambiò la sua espressione da ‘sogno ad occhi aperti’ per smarrimento e le si avvicinò.
Era un ragazzo di colore, che portava in mano moltissimi braccialetti intrecciati dei più svariati colori. Gli chiese se era la prima volta che stava lì, anche se la risposta era scontata, gli si leggeva in maniera evidente in faccia!
Lui per tutta risposta cominciò ad elogiare la città: <>.
Alice abbozzava un mezzo sorriso, quello sconosciuto la stava facendo vergognare come una “ladra” solo perché aveva viaggiato poco in tutta la sua vita.
Poi ad un a certo punto si avvicinò un altro ragazzo, che la guardava con un fare minaccioso, Alice ebbe la sensazione che se la volesse “mangiare” con gli occhi!
Il primo ragazzo, quello più amichevole, non diede molto peso al nuovo arrivato e continuò a parlare tranquillamente con lei descrivendogli la città.
La ragazza voleva fuggire, da quella strana situazione, ma non sapeva come fare e così disse la prima cosa che le venne in mente: <>.
I due ambulanti non seppero che rispondere, l’aveva colti in fallo, dissero che non c’erano mai stati dentro perché la loro religione gli e lo impediva.
Alice né approfitto prendendo la palla al balzo, cercò di allontanarsi dai due con la scusa di entrare nel Duomo, perché lei poteva farlo. Il ragazzo più buono volle per forza regalarle uno dei suoi braccialetti, legandoglielo personalmente al polso.
Alice ringraziò il giovane ambulante, un po’ imbarazzata, e si avviò verso le gigantesche e pesanti porte di ingresso.
L’ambulante “diabolico”, da dietro le sue spalle, gli urlava che l’avrebbe aspettata fuori per farsi descrivere l’edificio. Alle sue orecchie quelle parole suonarono come una minaccia, così Alice corse ancora di più. Si augurava che i due si sarebbero “attaccati” a qualche altro turista dimenticandosi di lei.
Dentro il Duomo la temperatura era veramente gradevole, file di turisti si accalcavano per osservare in prima fila i numerosi affreschi e quadri che adornavano gli altari.
Era tutto così straordinariamente grande per lei. Il brusio delle voci della gente era incessante, come un sottofondo ineliminabile allo stupore che stava provando in quel momento e che, come il solito, gli si leggeva in faccia.
Uscì un po’ controvoglia, aveva avuto la sensazione, varcando l’ingresso dell’edificio, di fare un viaggio nel passato. Ora era finito e tornava alla dura realtà del presente dove l’attendevano due tipi, specialmente uno, non tanto raccomandabili.
Guardò l’orologio e parlò ad alta voce rivolgendosi a se stessa: <>.
Attraversò la piazza correndo, ma dietro le sue spalle sentì improvvisamente una voce familiare che diceva: <>.
Alice si voltò e vide uno dei due ambulanti di prima, quello con la faccia diabolica, che a grandi passi la raggiungeva.
La ragazza accellerò il passo facendo finta di non sentire, quando non guardando più avanti a sé, sbatté contro qualcuno e cadde con il sedere per terra.
Ancora prima di guardare con chi si era imbattuta, un po’ stordita, farfugliava delle scuse.
Sentì qualcuno che la chiamava per nome, ma…….. era sua zia Isa!
La donna gli diede la mano per aiutarla ad alzarsi e sua nipote, ancora tremante di paura, gli cadde fra le braccia. Gli raccontò tutto e la zia la rassicurò stringendola ancora più forte a sé: <>.
Gli altri giorni del soggiorno furono tranquilli, vide molti monumenti, fu coccolata e “scortata” sempre dalla sua zietta.
Alice dopo una settimana tornò nel suo paesino. Appena arrivata alla stazione di Badi, ebbe la sensazione che tutto era più piccolo di quello che ricordava alla sua partenza. I genitori la salutarono così calorosamente, che gli altri passeggeri, si voltarono per vedere chi facesse così tanto baccano.
Appena tornata a casa Alice si buttò sul letto della sua cameretta, fra le cose che gli erano più familiari, si guardò il polso dove ancora era legato saldamente il braccialetto colorato.
Ora pensava un po’ sorridendo alla piccola avventura capitata all’arrivata nella grande metropoli. Quell’incontro con i due ambulanti l’aveva fatta pensare, forse era vero, era stata troppo ferma in un posto, viaggiare gli avrebbe aperto la mente. Le era sempre piaciuto il suo carattere, ora invece le sembrava troppo ingenuo e sprovveduto. Che cosa sarebbe successo se la zia non si fosse materializzata davanti a lei in quel momento? Rabbrividì a quel pensiero, l’opinione su se stessa, improvvisamente, era diventata negativa. Ricacciò indietro quei pensieri, ormai, mancavano pochi giorni all’inizio della scuola e doveva sforzarsi di pensare solo a quello....... ma non ci riusciva.
Cosa avrebbe fatto dopo la scuola? Aveva ancora un anno intero per pensarci ma per la prima volta fu assalita da un senso di angoscia.
Sua zia le aveva detto un giorno, mentre stavano gustando, la specialità di Nalimo, gnocchi al rosmarino e zenzero: << Perché non ti trasferisci qui e ti cerchi un lavoro o magari frequenti l’Università?>>.
Mancò poco che un boccone non gli andasse di traverso, Alice non seppe che rispondere. Quel viaggio per la prima volta nella sua vita l’aveva fatta riflettere seriamente sul futuro e su se stessa.
La ragazza andò nella stalla a salutare Scheggia. Mentre guardava il suo puledro, che gli faceva mille feste, pensò che non era più sicura di voler rimanere nel suo piccolo paesino. Sarebbe riuscita a fare le valigie fra un anno? Infondo gli sarebbero mancati solo i suoi genitori, il casolare e naturalmente il suo cavallo.
Il paese delle meraviglie di Alice forse era cambiato, non era più Badi.

Campoli Appennino


"Week-and con l'orso". "Per vivere un'emozione indimenticabile!".

Sabato 12 settembre alle ore 17.00 e domenica 13 settembre alle ore 17.00 a Campoli Appennino in provincia di Frosinone. Partenza: Ore 16,30 località “Pantano” – 12° Km della S.S. 666 Sora-Pescasseroli piazzale Valle Carbonara. Rientro: Ore 17,00 del giorno successivo nella località di partenza.
Attrezzatura necessaria: scarpe da trekking - giacca a vento - binocolo - macchina fotografica - borraccia – sacco a pelo.

Una bellissima ed affascinante escursione nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise nel Comune di Campoli Appennino e di Alvito con un dislivello di 950 mt. e difficoltà media.

Gli organizzatori di "Orsa maggiore" comunicano: Dal piazzale dove inizia la Valle Carbonara (mt. 920) attraverso una carrareccia in leggera ascesa si giunge dopo circa 1,5 ore al rifugio di Capo d’Acqua (1220 mt.) luogo del nostro pernottamento. All’alba partenza in direzione del rifugio di Pesco di Iorio (1830 mt.), da dove, una volta raggiunti la quota (1900-1950 mt.) si prosegue lungo le creste sulla stessa altitudine tenendo a nord l’Abruzzo e a sud il Lazio. Forte la possibilità di avvistare animali che vivono nel Parco, anche l’Orso, padrone incontrastato di quei luoghi incontaminati. Infine si raggiunge il rifugio di Vallattara (1700 mt.) da dove un tranquillo sentiero ci ricondurrà al rifugio di Capo d’Acqua.