domenica 14 luglio 2019

Siberia, Giorgio Lucarelli è a Ust'Nera dopo 982 chilometri percorsi (2)


GIORGIO LUCARELLI Quarto aggiornamento Undicesimo giorno di viaggio

Mi trovo a Ust'Nera..Percorsi 982 chilometri..Non più 7 ma 8 ore di fuso orario avanti rispetto all'Italia..Sono quasi a metà percorso sulla Kolyma, prima di arrivare alla meta finale, cioè  Magadan..C'è comunque ancora moltissimo da fare..Circa 170 chilometri e poi "abbandonerò" la Sacha-Jacuzia per "entrare " nell'Oblast di Magadan..Due giorni pazzeschi di pedalata, ho coperto circa 250 chilometri per trovare una sistemazione in una struttura(??) e darmi una bella "ripulita"..Certo, il meteo(sole) e la strada mi hanno molto aiutato..Soprattutto la sterrata, molto migliorata e con un fondo abbastanza scorrevole..Di contro non mi aiutano salite con impegnative pendenze e zanzare(!!!!!) 

Pero' amici e amiche, che meraviglia ammirare i vasti orizzonti siberiani dall'alto..Impossibile non fermarsi, stare in silenzio e lasciarsi guidare dall'immenso..Poi ci sono loro, i Trassoviki(camionisti) ogni volta che ci incrociamo, la classica parola мепвепь(orso)..Ogni giorno, due o tre volte ascolto e ho imparato in russo la parola orso..Ho già di mio paura dell'orso, soprattutto  quando dormo in foresta, se ci si mettono anche loro..Ieri ho superato il tanto citato Olchansky Pass(1184m) Da quel poco che avevo letto, molto temuto.

Credo invece che il valico che più mi ha messo a dura prova, sia stato quello superato qualche giorno fa, quando sono stato ospitato dalla signora e il marito della stazione meteorologica..Un valico a 1350 metri ma con un fondo sterrato quasi impossibile e salite, ancora salite con pendenze anche dell'11%..

Qui a Ust'Nera  termina la "Strada delle Ossa" sulla "Kolyma"..La Strada delle Ossa, la cui realizzazione risale intorno agli anni 30..Per ovvie ragioni, la costruzione si lega alla presenza, all'epoca di miniere e giacimenti sulla Kolyma..Fu terminata nel 1953..La strada inizia a Magadan e copre circa 1050 chilometri di pista fino a Ust'Nera..È chiamata con questo tetro nome perché furono impiegati migliaia e migliaia di prigionieri perseguitati dall'ex governo sovietico/staliniano..Moltissimi morivano per il freddo intensissimo, per malattie, per fame..Venivano lasciati sul posto e poi "sepolti" insieme a terra e pietre che servivano alla costruzione della strada.


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