sabato 29 maggio 2010

Castelliri: Passeggiata lungo il Confine


Una passeggiata storica e naturalistica arrivata alla 13a edizione organizzata dalla Pro Loco e dal Comune di Castelliri il 23 maggio lungo il Confine tra lo Stato Pontificio e il Regno delle Due Sicilie. Un viaggio alla scoperta dei luoghi della memoria, un itinerario che è partito da Via Cipizzo punto strategico, luogo di passaggio. “Qui passò Ferdinando IV°”, come ricorda ai partecipanti Tommaso Argentino D’Arpino dell’Associazione Aris che ha collaborato alla iniziativa, “confine fin dai tempi dei Volsci e vanto di Castelliri da valorizzare”.

Ventisei cippi in tutto nel territorio del Comune alcuni ritrovati, altri ancora da recuperare in proprietà private. Ripristinati nei luoghi originari e altri spostati di alcuni metri. Venticinque colonne oggi visibili completamente, una sola la n. 151 ancora nel fiume. Colonnine tutte numerate realizzate da scalpellini locali tutte diverse. “Qualche cippo è stato messo a casaccio” per il Presidente della Pro Loco, Fabio D’Arpino, che ricorda “la storia va rispettata”. Lancia quasi un appello per il futuro impegno dell’Amministrazione comunale che è stata presente all’evento col giovane Sindaco Quadrini.

Il cippo n. 1 è nelle Marche e la prima colonnina visitabile a Castelliri è la n. 166 dove parte il gruppo dei visitatori partecipanti alla giornata. Un buon numero che ha superato le sessanta unità provenienti dalla provincia di Frosinone ma anche da Roma. La colonnina n. 164 è del 1847, la data è scolpita su un lato, la n. 163 collocata in un posto che non è suo.

Si entra in via Fosso Bonifacio qui si trova il cippo n. 162, si inizia a salire per arrivare al cippo n. 160 che ha al di sotto un medaglione ritrovato e rimesso nella sua posizione originaria dagli attivisti della Pro Loco. “Un medaglione che ha un valore storico”. Si inizia a salire prendendo il sentiero sulla sinistra poco marcato. Si entra nel cuore della vegetazione che presenta ginestre, i partecipanti lungo il cammino raccolgono ancora asparagi. La zona è tipicamente collinare con vegetazione endemica tipica del luogo. Siamo a Collasturo il cippo n. 161 che indica le direzioni del confine da prendere e il 159 abbattuto in anni passati. Cippi che si trovano su terreni privati qui i colori e i profumi cambiano man mano che si sale.

La polemica di Argentino D’Arpino che quasi si arrabbia perché sono stati sottratti terreni al Comune di Castelliri da parte di Sora e Monte S. Giovanni Campano che hanno recuperato aree che nel 1796 dai Boncompagni passarono al Demanio. L’ultimo cippo visitabile nella passeggiata è stato il 158 recuperato anch’esso, altri cippi ancora da recuperare in vista dell’anniversario dell’Unità d’Italia. Il sindaco ha rassicurato tutti i partecipanti che ci sarà l’impegno dell’Amministrazione comunale nel voler trovare soluzioni per il recupero e la valorizzazione del percorso e dei cippi tutti.

A Vallecorsa prossimamente un nuovo viaggio, una nuova passeggiata lungo il Confine tra lo Stato della Chiesa e il Regno dei Borboni. Nel 1840 ci fu il Trattato e ancora oggi per capire dove ci si trovava un tempo basta andare a leggere i prefissi telefonici dei Comuni (0776 Cassino e 0775 Frosinone) oppure i territori di competenza dei Tribunali (Cassino e Frosinone) o le Diocesi (Sora e Frosinone) come ricorda Ferdinando Corradini, storico dell’Alta Terra di Lavoro.

(Nella foto il gruppo in partenza da Via Cipizzo al confine col Comune di Monte San Giovanni Campano e sotto uno scorcio di Vallecorsa. www.ernici.it).

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