sabato 19 giugno 2010

Sora: Estate sorana 2010


Personale di Mauro Rea al Museo civico dal 19 giugno.

Mauro Rea, nato a Sora nel 1960, è pittore, scultore e operatore multimediale. Diplomatosi al Liceo Artistico di Cassino e all’Accademia di Belle Arti a Frosinone, attualmente collabora come consulente artistico del portale Internet Activitality.it di Roma. Ottime nel corso degli anni le recensioni ai lavori dell’artista da parte dei critici che hanno definito il lavoro di Rea un’opera condotta con bravura e tecnica rigorosa, capace di scuotere le coscienze, un’opera che svela la personalità, uscendo dalla sua dimensione con ricercata asprezza espressiva.

Scrive Franco Bontempi: “La pittura di Mauro Rea è una metafora della creazione nel suo significato artistico e religioso. Il creatore è sia Dio sia l'artista. L'immagine della materia originaria è continuamente presente nell'oscurità degli sfondi, nella antichità dei materiali usati, nel caos delle linee.

L'immagine della materia originaria è continuamente presente nell'oscurità degli sfondi, nella antichità dei materiali usati, nel caos delle linee. La pittura di Rea è parabola del lavoro dell'artista contemporaneo, il quale, tra le macerie della propria civiltà, tenta di trarre un discorso ordinato anche se non può assolutamente essere ripetitivo... La capacità di riunire la critica e la creatività permette all'artista di vincere la minaccia della morte e di far risplendere anche nel proprio tempo la luce dell'arte. In questo senso la pittura di Mauro Rea è profondamente matura e feconda. Infatti essa preannuncia sia lo sviluppo del lavoro artistico, sia il cammino tematico”. La mostra sarà aperta al pubblico tutti i giorni fino al 4 luglio con i seguenti orari: dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00.

La mostra fotografica di Augusto Vinciguerra: "Nero d'Africa"

Un mese nel Sudan del Sud, dal 15 novembre al 10 dicembre dello scorso anno. Un viaggio in Africa, il quarto, per tenere sempre vivo il suo animo di autentico “scout”. La volontà di “servire gli ultimi” e lo spirito di altruismo del dott. Augusto Vinciguerra, come medico, sono ora diventati una fototestimonianza concreta ed unica. Di più. Hanno preso forma e cuore in una mostra la cui inaugurazione è programmata per sabato 19 giugno, alle ore 11:00, presso la Biblioteca Comunale di Sora. L’iniziativa è a cura dell’”Associazione Amici degli Scout - Agesci Sora 1”, con il patrocinio del Comune di Sora, Assessorato alle politiche culturali e della Banca di Credito Cooperativo di Roma.
La mostra, che resterà aperta fino al prossimo 4 luglio, comprende circa cinquanta foto. Rappresentano la vita quotidiana, i volti delle persone incontrate e curate, i visi delle madri sudanesi con i loro bambini, i paesaggi e gli angoli di un mondo che Augusto Vinciguerra ha visto con occhi emozionati ed increduli e, soprattutto, accarezzato con la sua anima e la sua sensibilità.
Fotografie che potremo osservare, presso la Biblioteca Comunale di Sora e che sono più eloquenti di tanti discorsi e di tanti “reportages”. Immagini crude ma vere che “lo scout sorano” Augusto ha scattato durante il mese di servizio di volontariato presso l’ospedale diocesano di Turalei, nella zona più povera del Sudan del Sud. La mostra è intitolata “Nero d’Africa”, ma dentro ci sono tutti i colori di una umanità che combatte quotidianamente contro la miseria e contro la povertà più assurde.

“Una vera avventura è stato il mio soggiorno di un mese presso l’ospedale diocesano di Turalei - ha dichiarato Vinciguerra -, riferimento sanitario e medico-chirurgico per un territorio grande almeno quanto il centro Italia e con una popolazione di circa mezzo milione di persone. L’organizzazione umanitaria con cui collaboro ci ha fatto da subito presente che non avremmo avuto corrente, se non raramente, per cui gli interventi andavano fatti solo con strumenti che non necessitavano di elettricità. L’attività ospedaliera è stata molto intensa, dalla visita in corsia al programma operatorio, alla distribuzione dei pochi medicinali disponibili. Ma forse la cosa più bella è stato l’ambulatorio pomeridiano per gli “out patients”, persone esterne di varie etnie. Tutte queste attività si interrompevano solo per bere o mangiare qualcosa, oppure giocare, con un pallone fatto di stracci, con tutti i bambini. Sembrava come essere di nuovo ai benemeriti oratori del nostro dopoguerra. E’ stato bello l’incontro con le etnie dei “Dika” e dei “Nuer”. La Messa domenicale lì dura tutta la mattina, al suono dei tamburi con canti e balli che non finiscono mai. La celebrazione eucaristica è una vera festa per tutti. Poi, intorno, sempre e ovunque, un’estrema povertà, per la mancanza totale di generi agroalimentari”.
Ecco allora lo scopo della mostra: promuovere la costituzione, qui nel nostro territorio, di un gruppo di lavoro a sostegno di un progetto che prevede sia la definitiva sistemazione dei fabbricati dell’ospedale di Turalei destinati agli operatori sanitaria sia la necessaria formazione professionale di almeno due di loro. Il dott. Augusto Vinciguerra ed i suoi “amici” di Turalei, nel Sudan del Sud, non possono essere lasciati soli.


Un programma con molte novità di Roberto Frisenda *

Presentato nella tarda mattinata del 18 giugno il programma dell’Estate Sorana 2010, da parte dell’Assessore alle Politiche Culturali Bruno La Pietra. Gli eventi che coprono praticamente tutte le serate estive e che si sviluppano fino al mese di Settembre sono molto vari. In effetti quello presentato quest’anno è un programma che pur nella continuità presenta alcuni momenti di novità non secondari. Ne citiamo solo alcuni tra quelli, che noi e non solo noi, abbiamo ritenuto interessanti. Si parte da un utilizzo di luoghi che pur avendo in Piazza Santa Restituta il baricentro si espandono per tutta la città creando quella ripartecipazione dei luoghi che da tempo attendevamo. Sarà un po’ come “riprendersi la città”: la cittadinanza si muoverà fra le piazze e le strade con sullo sfondo una colonna sonora e d’immagini che colorerà a nuovo ogni solito angolo.

Gli eventi musicali coprono tutti i generi più significativi dal folk alla classica dal jazz al rock. Non sottacciamo neanche gli eventi cosiddetti gastronomico-popolari perché costruiti con l’ambizione di riscoprire pietanze della tradizione sorana, così come gli eventi sportivi che ci auguriamo possano coinvolgere tanti giovani e giovanissimi. Un programma insomma che, come ha sottolineato La Pietra rispondendo ai giornalisti, è il frutto di sinergie con singoli ed associazioni e che ha l’ambizione di aver fatto tesoro delle esperienze degli anni precedenti per presentare un progetto che guarda al futuro offrendo eventi di tutti i tipi e cercando di valorizzare artisti e tradizioni del nostro territorio. Una sola nota negativa emersa nella conferenza stampa, riguarda la mancata partecipazione delle associazioni commerciati di Sora, sud nord e centro, che sebbene invitati non hanno mai partecipato alle riunioni programmatiche.

Riteniamo che la mancata partecipazione sia stata un’occasione persa e ci auguriamo che al di là delle facili critiche si possa nel futuro anche con queste associazioni un percorso condiviso. Ci permettiamo di concludere con un plauso all’Assessore La Pietra ed a tutti coloro i quali hanno collaborato per mettere in piedi un programma così ampio e qualitativamente valido, che di sicuro avrà il consenso e la partecipazione delle donne e degli uomini di Sora.

* Sora 16 giugno 2010. Portavoce di Sel Sora.

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